E DI NOTTE TREMO ANCORA

About This Project

2015/2016

L’entità di un danno, alle persone, alle cose, ci viene spesso di misurarla facendo riferimento alle ferite e alle macerie.

“E di notte tremo ancora non parte da lì. A tre anni di distanza questo progetto ruota intorno all’idea di raccontare come il sisma abbia modificato i luoghi che ha colpito, e di conseguenza, come abbia cambiato la vita delle persone che questi territori li abita da sempre.

Per quanto tempo dovremo dormire in un container in un campo illuminato in un quartiere nuovo circondato da parcheggi. Per quanto tempo prenderemo l’amaro al bar Sport dentro una tensostruttura. Per quanto tempo andremo a prenotare viaggi a comprare il pane i fiori le sigarette l’anello di matrimonio dentro prefabbricati in legno o in lamiera. Non sono domande.  Dopo tre anni la precarietà diventa quotidianità e ti abitui a non andare in piazza per la messa, la spesa, per portare i bambini a scuola. Ti abitui ai nuovi centri sorti ai margini del paese, in antitesi con la loro stessa natura: nuovi centri DE centralizzati, incapaci di raccontarti le tue radici, veloci nell’insinuarti una forte e pesante sensazione di stallo nella provvisorietà.

“E di notte tremo ancora” prova a restituirci la consapevolezza che l’entità del danno causato dal terremoto del 20-29 Maggio 2012 non si quantifica “solo” in detriti e vite perse. Il danno si misura anche, e tutt’ora, nelle vite che continuano tra la precarietà e un nuovo che si impone per necessità.

Eleonora Tirelli

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WORKS
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terremoto